Guida completa al calcolo BMI

Il calcolo BMI, di cui l’acronimo Body Mass Index o Indice di Massa Corporea, è un parametro ampiamente utilizzato per valutare la composizione corporea di un individuo. 

Come nutrizionista a Torino, ciò che mi preme farti sapere ancora prima che questa guida prenda il via, è che il calcolo del BMI è solo un punto di partenza per comprendere il proprio stato di salute.

In quanto tale, deve essere pertanto interpretato con cautela e competenza, integrandolo con altre misurazioni e valutazioni in sede di prima visita o durante le visite di controllo. 

Il mio obiettivo è fornirti un supporto personalizzato che tenga conto di tutti gli aspetti della tua salute, per aumentare il tuo livello di benessere generale. 

Perdere peso è un obiettivo relativo che va inserito in un piano di alimentazione mirato a migliorare la salute: questa è la mia mission.

Di cosa si tratta

L’indice di massa corporea mette in relazione il peso e l’altezza di una persona attraverso questa semplice formula matematica:

Il valore che si ottiene permette di classificare il peso corporeo in diverse categorie, utili per identificare situazioni di sotto peso, normopeso, sovrappeso e obesità. 

Il BMI non è da intendersi come un indicatore assoluto ma fornisce uno dei punti di partenza per comprendere a fondo la propria salute. 

Soprattutto, è utile per prendere decisioni informate riguardo lo stile di vita che si desidera raggiungere, a condizione che si tratti di un piano nutrizionale sostenibile, adatto alle proprie esigenze e abitudini.

Categorie

Una volta calcolato il BMI, i risultati possono essere interpretati secondo le seguenti categorie standardizzate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e rese note anche dal Ministero della Salute:

  • sottopeso, con BMI inferiore a 18,5;
  • normopeso, con BMI tra 18,5 e 24,9;
  • sovrappeso, con BMI tra 25 e 29,9;
  • obesità di primo grado, con BMI tra 30 e 34,9;
  • obesità di secondo grado, con BMI tra 35 e 39,9;
  • obesità di terzo grado (grave), con BMI superiore a 40.

Queste categorie aiutano a comprendere il livello di rischio associato a diverse fasce di peso corporeo. Ad esempio, un BMI elevato è spesso associato a un maggior rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, ipertensione e altre condizioni di salute croniche.

Il BMI, tuttavia, è solo un punto di partenza e, sebbene sia uno strumento utile, presenta alcune limitazioni che, in qualità di nutrizionista, per me è importante considerare per avere un quadro completo del paziente, come i seguenti parametri.

1. Distinguere tra massa grassa e massa magra. Il BMI non differenzia tra il peso proveniente dai muscoli e quello proveniente dal grasso corporeo. Un atleta con una grande massa muscolare potrebbe avere un BMI elevato senza avere un eccesso di grasso corporeo.

2. Tenere conto della distribuzione del grasso. Il BMI non considera dove è distribuito il grasso corporeo. Il grasso accumulato nella zona addominale, ad esempio, è associato a un rischio maggiore di problemi di salute rispetto al grasso distribuito su cosce e fianchi.

3. Variazioni legate all’età e al sesso. Il BMI può variare in modo significativo in base all’età e al sesso. Ad esempio, le donne tendono ad avere una percentuale di grasso corporeo più alta rispetto agli uomini con lo stesso BMI, e gli anziani possono avere un BMI normale ma una percentuale di grasso corporeo più alta a causa della perdita di massa muscolare.

4. Dati riferiti all’etnia. Alcune popolazioni possono avere diverse composizioni corporee e distribuzioni di grasso che non sono ben rappresentate dalle categorie standard del BMI. Ad esempio, le popolazioni asiatiche possono avere rischi di salute a BMI più bassi rispetto alle popolazioni occidentali.

BMI e pratica nutrizionale

Come nutrizionista, utilizzo il BMI come uno degli strumenti di valutazione della salute dei nostri pazienti. 

Per i motivi sopra elencati, il BMI deve essere interpretato insieme ad altre misurazioni, come:

  • la circonferenza vita;
  • la percentuale di grasso corporeo;
  • l’analisi della dieta;
  • una valutazione dello stile di vita complessivo.

Per una valutazione più accurata, durante la prima visita ciò di cui tengo conto sono, infatti, anche:

  • storia clinica del paziente, ossia malattie pregresse, condizioni mediche attuali e familiari;
  • abitudini alimentari, come la qualità e la quantità dell’alimentazione quotidiana;
  • livello di attività fisica, indicata dalla frequenza, intensità e tipologia di esercizio praticato;
  • fattori psicologici, come stress, rapporto con il cibo, eventuali disturbi alimentari.

Ma per una valutazione ancora più completa e accurata della composizione corporea e dello stato di salute, utilizzo anche altri strumenti, in aggiunta al BMI. 

Ad esempio, metodi come la plicometria o la bioimpedenza (detta anche BIA, Body Impedence Assessment) possono fornire una stima più precisa della percentuale di grasso corporeo. L’accumulo di grasso a livello addominale, infatti, è un fenomeno che interessa molte persone, specialmente le donne durante la menopausa.

Ecco perché valutare il rapporto vita-fianchi (WHR) aiuta a identificare se è presente una distribuzione centrale del grasso, con i rischi a essa associati.

Ci sono alcuni consigli pratici che vorrei darti per iniziare da subito ad apportare piccole modifiche al tuo stile di vita. 

Ad esempio, segui una dieta equilibrata, il che significa consumare una varietà di alimenti ricchi di nutrienti, includendo frutta, verdura, cereali integrali, proteine magre e grassi sani. 

Assumi porzioni di cibo controllate: non significa che devi pesare tutto ma fai attenzione alle dimensioni delle porzioni per evitare un’eccessiva assunzione calorica.

Inoltre, lo saprai già, ma vorrei ripeterlo. Fare attività fisica regolare è un grande aiuto per lavorare per il proprio benessere, oltre che per controllare il peso. Impegnandoti in almeno 150 minuti di attività fisica moderata oppure in 75 minuti di attività fisica intensa, su base settimanale.

Bevi abbondante acqua durante il giorno per mantenere una buona idratazione. La quantità ideale sono circa 2 litri d’acqua al giorno: puoi contare 8 o 10 bicchieri per non sbagliare.

Infine, anche lo stress influisce sul benessere del nostro organismo e, di conseguenza, il nostro peso. Praticare tecniche di rilassamento come lo yoga, la meditazione o la respirazione profonda ti aiuteranno a gestire lo stress

Tutto ciò però è vano se non riposi a sufficienza. Assicurati, quindi, di dormire a sufficienza per supportare il metabolismo e la salute generale. Consiglio almeno 8 ore a notte.

Ricorda, il BMI donna, uomo e bambini è solo un numero. Anche se è utile, sappi che la tua salute e il tuo benessere sono molto più complessi e meritano la dovuta attenzione.

La prima consulenza nutrizionale è un ottimo momento per valutare tutto quello che riguarda la tua salute, oltre al tuo peso. Contattami per prenotare la tua nel mio studio a Torino.

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